Saturday, February 1, 2014

Libro I - Capitolo XXVIII- Christian e Anastasia Fanfiction

CAPITOLO XXVIII

Un’esplosione dal passato


 Tradotto da: 50 Shades Italia 

Entro un’ora siamo in volo. Sono al di la dell’essere arrabbiato per il fatto che Leila abbia cercato di uccidersi. Dev’esserle successo qualcosa. E’ sempre stata allegra e spensierata. Cosa è cambiato? Si è sposata. Lo è ancora?
Mentre l’aereo atterra, chiamo il capo della sicurezza.
“Welch,” risponde.
“Welch, Grey. Ascolta, ho un lavoro molto importante per te. Devi scoprire cosa è successo a Leila.”
“Leila, Signore?”
“Hai tutte le informazioni di cui hai bisogno. L’ultimo nome che aveva era Hanson, quand’era sposata. E’ una delle mie ex. E’ venuta all’attico oggi, e si è tagliata le vene davanti a Mrs Jones. L’ha portata in ospedale e ora starà con lei finché io non sarà arrivato. Ma voglio che tu scopra quali sono le circostanza che l’hanno portata a fare una cosa di questo tipo.”
“Si è messa in contatto con lei Signore?”
“No, non l’ha fatto. Non ho contatti e non la vedo da quasi tre anni. Due e anni e otto o nove mesi. Si è sposata. La sua famiglia vive da qualche parte sulla costa est. Ma tutte le informazioni sono già nelfile. Voglio che contatti il marito, la famiglia e mi dica cosa trovi!”
“Sì, Signore.”
“Mi richiamerai non appena avrai le informazioni. E voglio che siano dettagliate. Il tutto entro ventiquattr’ore!”
“Sì, Signore,” dice, mentre io riaggancio.
Chiamo Mrs Jones.
“Salve Mr. Grey,” risponde al telefono.
“Mrs. Jones. Dove avete portato Leila?”
“University of Washington Medical Center, Signore. E’ il miglior ospedale della città. E al suo interno ha un reparto psichiatrico.”
“Okay. Qual è il suo stato?” chiedo.
“Il suo taglio era superficiale. Stanno valutando il suo stato mentale. Finora, i medici pensano che potrebbe aver avuto un qualche tipo di trauma, ma dal momento che io non sono un parente, non mi hanno dato molte informazioni. Sto solo aspettando qui, signore.”
“Okay. Assicurati che resti in ospedale finché non sarò lì.”
“Farò quello che posso signore. Ma considerato il fatto che non sono parente, se uno di loro arrivasse, o se lei decidesse di lasciarle l’ospedale, non so se avrò il potere di fermala,” dice.
Mi passo la mano tra i capelli esasperato. Certo che ha ragione!
“Grazie Mrs. Jones. Faccia quello che può. La tenga d’occhio.”
“Certo, Signore,” risponde. Un attimo prima di riagganciare, ricordo la domanda più importante che dovevo farle.
“Mrs. Jones, dimenticavo… Come ha fatto Leila ad entrare, cosa ha detto, cosa ha fatto?imenticavoma di riagganciare, ricordo la domanda più importante che dovevo farleidesse di lasciarle l’i! ”
“Oh. E’ arrivata all’ingresso e ha suonato, sapevo chi fosse, quindi le ho permesso di entrare. Ha chiesto di parlare con lei, era scompigliata, e le chiedo scusa Signore, ma sembrava che non si lavasse da giorni se non settimane. I suoi vestiti erano almeno di due taglie più gradi e davvero sporchi. Era persa, in difficoltà. Sembrava non mettesse bene a fuoco la situazione!”
Chiudo gli occhi per il dolore. Leila cosa ti è successo?

Misery - Maroon 5


“Poi cosa è successo?” chiedo indagando.
“Ha chiesto dove fosse e se fosse in casa.”
“Cosa ha detto esattamente?”
“Ha detto, ‘dov’è il Padrone?’ Al ché le ho risposto ‘E’ fuori città’. Dopo mi ha chiesto, ‘Stai mentendo, Mrs Jones, perché lui non vuole parlare con me?’ ho risposto ‘Certo che no, non è nemmeno in questo Stato’. Dopodiché ha iniziato a dire, ‘Ho amato il Padrone, ma non è stato abbastanza, lui semplicemente non mi amava’. Le ho chiesto se potevo fare qualcosa per aiutarla o se avesse bisogno di qualcosa. 

I Who Have Nothing - Haley Reinhart

Ha detto ‘nulla. Non c’è nulla. Il Padrone è oscuro. Troppo. Voglio solo riunirmi al mio amore. Non sono nessuno senza di lui’ questo ha detto. E poi non so da dove abbia preso quel piccolo coltello e si è tagliata il polso. Ho dovuto affrontarla per levarglielo di mano, e probabilmente non sarei nemmeno riuscita a toglierlo, ma lei era molto debole. Sembra che abbia perso molto peso. Ho provato a darle un primo soccorso a casa, e dopo l’ho portata all’ University of Washington Medical Center Signore.”
“Ottima idea Mrs. Jones. Grazie per tutto quello che ha fatto per lei.”
“Avrei voluto fare di più ,Signore. Ho detto all’ospedale, quando l’hanno ricoverata, che non aveva partenti in città, e che io ero un’amica. Ma come sa, lei è adulta, e non sarò in grado di fare di più di quanto la legge mi permette per quanto riguarda ciò che viene fatto per lei o per i trattamenti che dovrebbe ricevere. Ma farò del mio meglio per trattenerla qui sino al suo arrivo, signore. Anche se so che riceverà qualche aiuto psichiatrico a causa del suo tentativo di suicidio. Non so per quanto tempo però.”
“Grazie ancora Mrs. Jones,” dico. Sono perso. Qualcuno sta soffrendo a causa del mio essere troppo incasinato.
Chiamo il l Dr. Flynn.
“John, Christian,” dico tralasciando I convenevoli.
Lui percepisce l’urgenza e il tremore dalla mia voce e chiede preoccupato, “Christian stai bene?”
“Sì,” dico.
“Riguarda Anastasia?” chiede. A questa domanda do un sospiro di sollievo. Anastasia sta bene.
“No, non per lei. Riguarda Leila.”
“Leila?”
“Sì, una delle mie ex. Di due anni e mezzo, tre anni fa.”
“Che cos’ha?”
“A quanto pare, quand’ero da Anastasia a Savannah, in Georgia, si è presentata a casa mia, e si è tagliata le vene davanti a Mrs Jones. E’ riuscita a fermarla, e portarla in ospedale, ma lei avrà bisogno di cure “
“Dove si trova ora?”
“Al Washington Medical Center.”
“E’ uno dei migliori, ma, non so molto per quanto riguarda il reparto psichiatrico. Può andare bene, forse hanno alcuni dei migliori medici. Ma è un ospedale, il che, ovviamente, significa che non è dedicato esclusivamente alle cure mentali.”
“Non voglio qualcosa di fatto bene, John. Voglio il meglio. In questo momento, lei è una ragazza molto malata che ha bisogno di un sacco di aiuto. Il fatto che lei sia venuta e abbia fatto questo nel mio appartamento mi fa capire che sicuramente devo aver fatto qualcosa di sbagliato con lei. In qualche modo devo averle fatto torto. Sono passati quasi tre anni, per l’amor di Dio! L’ho danneggiata talmente tanto, da dover aspettare così a lungo per cercare di uccidersi a casa mia? “
“Christian!” dice in tono di rimprovero. “Adesso non è il momento di essere autocritico. Non hai avuto contatti con lei per quasi tre anni, hai detto. Una miriade di cose possono essere successe in questo lungo lasso di tempo. Il fatto che lei sia venuta da te, vorrebbe poter dire che sta cercando di gridare aiuto, e sai che tu sei in grado di provvedere a ciò. Ha dei parenti, in vita, che potrebbero essere in grado di chiarirci le circostanze che possono averla portata a questo?”
“Welch sta cercando proprio adesso.”
“Perfetto. Questo potrebbe aiutarci a capire quello che le possa essere successo, e non ho dubbi sul fatto che una volta fuori, e una volta ricevute le cure fisiche di cui necessita, e valutata la sua psiche in ospedale, la potremo inserire in una struttura adeguata per la salute mentale, dandole l’aiuto di cui ha bisogno.”
“Sì… Ha bisogno di aiuto. Sto tornando a Seattle. Ci vediamo quando torno. Nel frattempo, assicurarti ti trovar un posto per lei in una struttura adeguata.”
“Sarà fatto Christian. Fai buon viaggio,” dice preoccupato.
“Grazie John,” rispondo riagganciando.
Stiamo per decollare e le luci delle cinture di sicurezza si sono accese. Dio! Le prossime ore saranno una tortura. Ho lasciato Anastasia, e Leila sta cercando di farsi del male. Non posso semplicemente avere una bella giornata dove le cose siano solo buone? Cose felici, come volare, come fare l’amore con la mia ragazza, volare in aliante o andare a cena con la mia fidanzata e la sua famiglia. Perché tutto deve prendere e andare sempre per il verso sbagliato?
Il mio subconscio mi dice che tutto questo è perché sono fottuto! Certo che lo sono, cosa c’è di nuovo? Ho questo carico enorme sulle spalle, un senso di colpa, di soffocamento che mi dice che ho danneggiato Leila, che sono la causa del suo dolore. Perché altrimenti sarebbe venuta a casa mia, dopo tutti questi anni, a cercare di togliersi la vita? E se ci fosse riuscita? Come avrei potuto vivere con me stesso sapendo che una delle mie sottomesse, una giocosa, dolce, e bella donna si era uccisa? Non l’ho mai amata, ma mi sono preoccupato per lei, e abbiamo avuto un rapporto per un lungo periodo. E’ stata una delle quattro donne, a parte Elena, con cui ho avuto il rapporto Dominatore/Sottomessa più lungo. Ha chiesto di essere di più, come Anastasia, ma io non volevo. Non ho avuto quei sentimenti per lei. Ero solo interessato a lei sessualmente. Era una sottomessa magnifica. Mio Dio! Che cosa ho fatto? Sono un figlio di puttana … Letteralmente! A quante altre donne ho fatto male? Il senso di colpa mi sta uccidendo … Ho bisogno di saperne di più , ho bisogno di sapere tutte le circostanze per darle l’aiuto che si merita. Questo è il minimo che io possa fare per riparare a qualunque danno che le abbia causato.
Chiudo gli occhi e cerco di immaginarmela come me l’ha descritta Mrs Jones. E’ tutta colpa mia! Danneggio le persone! Non vado bene. E tutto perché sono un figlio di puttana. Ho paura di far del male ad Anastasia. Cosa succederebbe se facessi la stessa cosa a lei? Cosa potrebbe succedere? L’orrore prende il sopravvento. Devo risolvere questo problema. Devo sistemare questa cosa, devo sistemare quel che posso aver in qualche modo causato. Mi appoggio allo schienale del mio posto mentre il dolore mi consuma. Cosa succederebbe se facessi qualcosa del genere ad Anastasia? Non è scappata in Georgia per fare chiarezza? E se le avessi fatto del male? Sono un figlio di puttana dopo tutto. Cosa succederebbe se dopo averle fatto del male lei se ne andasse… per sempre? Lei è la metà del mio cuore! Al Diavolo! 

Half of my Heart - John Meyer

Che si prenda tutto il mio cuore! Sarei perso senza di lei! Dio, che razza di casino ho creato?
Per tutto il volo resto assorto nei miei pensieri. E’ la voce preoccupata di Taylor che mi desta.
“Signore? Signore siamo qui.” Alzo gli occhi verso di lui. Sono smarrito e confuso. Leggo compassione nei suoi occhi. Preoccupazione anche. Per me? Sicuramente no, non per me. Io non sono degno di queste cose. Faccio del male alla gente.
“Qui?” chiedo.
“Sì, Signore. A Seattle.”
“Grazie Taylor,” dico alzandomi e ricomponendomi.
“Dove vado Signore?” mi chiede Taylor una volta nel SUV.
“Voglio che mi porti al University of Washington Medical Center.”
“Sì, Signore.”
Chiamo Gayle per strada.
“Sì, Mr. Grey,” risponde al telefono.
“Mrs. Jones? E’ ancora in ospedale?”
“No, Mr. Grey.”
“Perché no?” Chiedo un po’ duramente.
“Leila è uscita per conto suo Signore. Dal momento che non sono parente non sono stata informata. Ero nella sala d’attesa. Stavo aspettando. Ho deciso di andare a vedere come stava ma ho trovato il letto già pronto per il paziente successivo. Così, sono andata al banco informazioni, per sapere dove l’avessero portata. Ero preoccupata del fatto che l’avessero messa nel reparto psichiatrico. Ma l’infermiera mi ha detto che ha firmato per uscire un’ora prima. Non ho idea di dove possa essere. Sono corsa a casa casomai fosse tornata qui. Non so che altro fare Signore,” dice.
“Ha fatto tutto bene Mrs. Jones. Non c’era nient’altro che potesse fare. Grazie,” dico e riaggancio.
Taylor mi guarda dallo specchietto retrovisore. Sa che Leila se ne è andata.
“Andiamo ancora in ospedale Signore?”
“Sì. Ho bisogno di parlare con dei dottori.”
“Sì, signore.”
Compongo il numero del Dr. Flynn.
“John, sono Christian.”
“Ciao Christian, sei tornato in città?”
“Sì… Fammi un favore. Incontriamoci al University of Washington Medical Center. Può essere più facile avere informazioni riguardanti le condizioni di Leila se sei lì.”
“Possiamo ottenere il suo consenso.”
“Purtroppo, ha firmato per andarsene. Quindi, non avremo il suo consenso, “dico in tono piatto.
“Aha,” risponde. Il che significa che sarà difficile ottenere le informazioni di cui abbiamo bisogno.
“Non credo che sarà un problema. Ho il modulo di consenso firmato. Me lo faccio mandare via e-mail.”
“Ti sei fatto firmare tutti questi contratti dalle tue sottomesse?” Chiede incredulo.
“Sì,” dico in tono piatto.
“Va bene,” risponde.
“Ci vediamo in ospedale,”
Chiamo Welch.
“Welch. Ho bisogno che tu mi invii tramite e-mail il modulo di consenso e la liberatoria medica che Leila ha firmato. Dovresti averne una copia in formato elettronico nei file personali,” gli ordino.
“Sì, signore,” risponde. Entro sei minuti di tempo, ho i documenti necessari.
35 minuti dopo siamo seduti di fronte al medico, capo del dipartimento delle cartelle dei pazienti . Dopo aver presentato i consensi, le sue informazioni mediche ci vengono date. La nostra prossima tappa è quella di chiedere informazioni allo strizzacervelli che ha valutato Leila.
“Sfortunatamente, non abbiamo avuto tempo per una valutazione completa della paziente; come sapete ha firmato per uscire prima di quanto ci aspettassimo. Il tentato suicidio è stato un grido d’aiuto lanciato da Leila . Sta vivendo una sorta di trauma, anche se non ha mai detto nulla al riguardo. Il taglio che ha inflitto a se stessa è superficiale. E il fatto che sia venuta a casa sua a fare questa cosa, dimostra che cerca aiuto proprio da lei. Non ha nessun’altro? Ha solo lei?”
“Non la vedo da quasi tre anni. Non so risponderle. L’ultima cosa che sapevo è che fosse sposata.”
“Come le è sembrata? Ha chiesto qualcosa? Di qualcuno? Era cordiale aperta, o chiusa in se stessa?” Questa volta la domanda viene fatta da John.
“Era quello che vi aspettereste da una persona depressa e in difficoltà. Ma ho avuto davvero poco tempo per valutare il suo stata di salute, e per di più non era collaborativa, non parlava, quelli che posso elencare sono i classici sintomi Dott. Flynn. Non credo comunque che volesse davvero suicidarsi,” dice guardando me e John, “ha cercato di attirare l’attenzione. Era un grido d’aiuto.”
“Vuole dire, che lei non voleva suicidarsi? E’ venuta a casa mia, s’è tagliata le vene, e se la mia governante non fosse riuscita a fermarla probabilmente l’avrebbe fatto,” dico esasperato.
“Mr. Grey. Deve capire. Se avesse davvero voluto suicidarsi, avrebbe potuto farlo in un luogo dove era certa di ottenere quello che voleva, lontano da chiunque potesse fermarla. Invece no! E’ venuta a casa sua. Voleva lanciare un messaggio, e mostrare la sua angoscia per lei. Non sappiamo che cosa sia quel messaggio, ma sembrerebbe, che lei sappia come interferire. Oltre ad essere un grido d’aiuto, potrebbe anche essere un grido di affetto. Se lei fosse stato presente quando lei stava tentando il suicidio, nel suo modo disturbato, avrebbe dimostrato che teneva a lei. Se non ha mai presentato queste tendenze in passato, si tratta di un qualcosa di recente. Un trauma attuale. Il fatto che lei sia venuta a casa sua mi fa pensare che lei stessa spera in un suo aiuto, del quale è alla disperata ricerca.”
“Non sono così convinto che sia cosi semplice Dottore,” din sono così convinto che sia cosi semplice Dottore”era in un suo aiuto, del quale è alla disperata ricercaco, e dopo aver preso la documentazione medica lasciamo l’edificio.
Al parcheggio chiedo a John le sue impressioni:
“Sono d’accordo sul fatto che abbia tentato di attirare la tua attenzione tentando il suicidio nel tuo appartamento. Un posto dove è stata in qualità di sottomessa. E lo è stata per parecchio tempo, giusto?” annuisco. “E conoscendo il rapporto intenso che avete avuto sarebbe una sorpresa per me che lei abbia avuto un attaccamento diverso da quello che potresti aver avuto tu. Le donne hanno una psiche diversa dalla nostra.”
“Ma, è stata solo la mia sottomessa. Avevamo un contratto. In realtà era una sottomessa da sempre. Non sono stato il suo primo Dominatore. Né l’ultimo.”
“Ancora Christian, questo non riguarda i contratti. I contratti non hanno sentimenti. Le persone sì. Anche se la relazione ha un contratto. Tornando alle tendenze suicide c’è la possibilità che sia ad un passo dal compiere un vero suicidio. Si tratta di episodi acuti, se vuoi. Un episodio su 8 risulta superficiale. 7/8 hanno alle loro spalle sintomi invisibili. Adesso sei a conoscenza del sintomo visibile. Quello che c’è di realmente pericoloso è quello che non è visibile, Christian. E’ come un sintomo di una malattia che non puoi vedere. Queste tendenze non solo portano ad infliggere un danno a se stessi, ma possono sfociare in altri modi, anche danneggiando gli altri. Quindi, sarebbe opportuno, assicurarsi di trovarla. Sei sicuro che non vuoi andare alla polizia?”chiede.
“No. Si nasconderà non si farà trovare. E io dovrò fare la mia parte che è molto più difficile che trovarla… Lei ha bisogno di aiuto, ed essere in una prigione, o in una clinica inadeguata non risolverà nulla.”
“Be’, ecco come stanno le cose Christian,” spiega. “Queste tendenze si manifestano quando dentro di noi sperimentiamo l’’abnegazione’ dimenticando il nostro nucleo innato, dimentichiamo la nostra voce interiore. Disconnessione, sordità, e il paziente sprofonda e rimane intrappolato in questioni superficiali e talvolta anche piccole che possono diventare tragiche. Nel caso di Leila, non sappiamo che cosa ha innescato questo. Se conoscessimo la causa, potremmo avere la cura, o quanto una forma di trattamento. Quando la personalità diventa instabile, insicuro, debole, svogliata, sradicato come un albero che sta perdendo acqua, si arriva alla degenerazione.
Questo porta ad una malattia che non dà luogo allo sviluppo di segni e sintomi. O a potenziali, in altri termini a tendenze autodistruttive a causa del senso di colpa, la sconfitta, la vergogna, il soffocamento, l’umiliazione, l’autocommiserazione, la miseria. Ma, la mia preoccupazione è altra, ed la mia più grande preoccupazione: quando un individuo è scollegato dal ‘sé’, la coscienza, la parte sana, il controllo mentale che ci dice di separare il bene dal male può essere scollegato. E’ così che le persone possono anche commettere atrocità indicibili. I genitori in difficoltà a causa di un divorzio, o la perdita di posti di lavoro, o una grossa perdita finanziaria, o la prospettiva di un po’ di male, finisce per uccidere qualcuno pensando che quella sia la cosa giusta, salvandoli da un mondo orribile. La perdita di questo filtro mentale è estremamente importante, e rende necessario trovarla. Capisci questo, Christian?” dice.
Annuisco. So che cosa significa. Può essere in grado di far del male ad Anastasia! Il pensiero mi fa star male, e la bile sale in gola. 

Silence  by Beethoven

Dopo averlo salutato io e il Dr. Flynn ci separano e Taylor mi porta all’Escala.
Chiamo Barney, il mio esperto di sicurezza fisica.
“Barney, sono Grey.”
“Sì, Signore.”
“Voglio che usi tutte le tue risorse e trovi Leila Hanson. Era sposata. Entra in contatto con il marito. La sua famiglia viveva da qualche parte verso Est. Mettiti in contatto con loro. Ti mando le cartelle cliniche. Ha tentato il suicidio a casa mia!” dico a denti stretti che contengono a malapena la mia rabbia. “Scopri dal marito, quello che è successo tra i due, perché avrebbe potuto venire da me, e scopri dalla famiglia se sapessero qualcosa, qualsiasi cambiamento recente nella sua vita, eventuali traumi, i problemi, le malattie, tutto ciò che puoi scoprire. Non voglio nulla di intentato! Voglio ogni risposta in dettaglio, e le voglio adesso.”
“Mi metto subito al lavoro,” dice. Io riaggancio.
Arriviamo all’Escala, e come prima cosa vado a farmi una doccia. Voglio lavarmi via questa stanchezza il prima possibile. Ho paura che Leila possa farsi del male, o peggio possa far del male ad Anastasia. Non potrei sopportarlo. Sarebbe solo colpa mia. Sono sicuro di aver a che fare in qualche modo con questa cosa. Ecco perché Leila è venuta all’Escala. Mi aveva chiesto di più, mi piaceva ma non ho mai voluto di più da nessun’altra prima di Anastasia. Potrebbe aver visto la mia foto sul giornale, con lei alla sua laurea. Conosce questo posto, e conosce me. Se lei stesse seguendo le mie attività attraverso i media, avrà sicuramente notato la fotografia. Perché è inusuale che io mi faccia fotografare con una donna visto quanto sono discreto nelle mie relazioni Dominatore/Sottomessa. Questo potrebbe essere stato il motivo di questa “rottura”. Devo trovarla, e darle l’aiuto di cui ha bisogno. Quante donne ho danneggiato in questo modo? Il senso di colpa è su di me come una notte oscura pesante, mi soffoca, mi sento incapace di trovare il mio posto fisso, Il mio cuore si stringe. Il mio pensiero torna a Anastasia. Nemmeno lei è riuscita a sopportare le mie cinquanta sfumature di tenebra; ha dovuto prendersi qualche giorno per allontanarsi e vedere sua madre. Non voglio rovinare anche questo, ma devo risolvere il problema il prima possibile.
Vado in soggiorno, e Mrs Jones mi chiede se sono pronto per mangiare.
“Dovrò parlare con Taylor, e poi sarò pronto Mrs Jones,” dico.
“Signore molto bene,” dice educatamente.
Mentre vado verso il mio ufficio, il mio Blackberry ronza. Seccato, lo prendo, e apro il messaggio di testo, che porta mi porta un mezzo sorriso sul viso.
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Da: Anastasia Steele
Oggetto: Sei arrivato?
Data: 2 Giugno 2011 22:31 EST
A: Christian Grey
Caro Signore
Dimmi che sei arrivato sano e salvo a Seattle. Finché non avrò notizie, sarò preoccupata. Ti penso.
Tua Ana. X
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Da tutto questo fottuto casino, il suo messaggio è un salvagente gettato su di me per salvarmi dall’annegamento nella mia miseria. Rispondo immediatamente.
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Da Christian Grey
Oggetto: Scusa
Data: 2 Giugno 2011 19:35
A: Anastasia Steele
Cara Miss Steele
Sono arrivato sano e salvo a Seattle. Ti prego di accettare le mie scuse per non averti avvertito prima. Non voglio essere la causa di nessuna preoccupazione ed è davvero confortante sapere che stavi in pensiero per me. Come sempre sto pensando a te e non vedo l’ora di vederti domani.
Christian Grey
CEO, Grey Enterprises Holdings Inc.
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E’ bello che qualcuno si preoccupi o si prenda cura di me. La sua risposta risuona di li a pochi minuti.
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Da: Anastasia Steele
Oggetto: La situazione
Data: 2 Giugno 2011 22:39 EST
A: Christian Grey
Caro Mr. Grey
Penso sia abbastanza evidente che mi preoccupi per te. Come puoi dubitarne
Spero che la tua “situazione” sia sotto controllo.
Tua Ana. X
PS: Mi dirai cosa ho detto mentre dormivo?
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Riesce a mettere un sorriso sul mio volto a in qualsiasi momento. Adoro questa cosa di lei! Mi manca … mi manca davvero. Vorrei davvero condividere tutto con lei. 

Cowboy Take Me Away - Dixie Chix

Ma non voglio contaminarla con la merda che sta succedendo in questo momento.
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Da: Christian Grey
Oggetto: Mi appello al quinto emendamento
Data: 2 Giugno 2011 19:44
A: Anastasia Steele
Cara Miss Steele
Sono molto contento che tu ti preoccupi per me. La “situazione” non si è ancora risolta.
E per quanto riguarda il tuo post scriptum, la risposta è no
Christian Grey
CEO, Grey Enterprises Holdings Inc.
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Perché vorrei sentirglielo dire quanto è sveglia. La tua risposta è immediate.
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Da: Anastasia Steele
Oggetto: La situazione
Data: 2 Giugno 2011 22:47 EST
A: Christian Grey
Spero sia stato divertente. Perché devi sapere che non posso assumermi nessuna responsabilità per ciò che esce dalla mia bocca quando sono incosciente. In realtà, probabilmente hai capito male.
Sicuramente, un uomo della tua veneranda età è sicuramente un po’ sordo
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Il suo messaggio mi fa ridere ad alta voce.
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Da: Christian Grey
Oggetto: Mi dichiaro colpevole
Data: 2 Giugno 2011 19:51
A: Anastasia Steele
Cara Miss Steele
Scusa puoi parlare ad alta volce per questo vecchio signore? Non riesco a sentirti.
Christian Grey
CEO, Grey Enterprises Holdings Inc.
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Non posso fare a meno si prenderla in giro. Vediamo cosa dirà adesso. E per un attimo, mi dimentico tutte le mie preoccupazioni, solo grazie a lei.
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Da: Anastasia Steele
Oggetto: Infermità mentale accertata
Data: 2 Giugno 2011 22:53 EST
A: Christian Grey
Mi fai impazzire
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La sua risposta mi mozza il respiro. Mi disarma. Mi fa impazzire.
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Da: Christian Grey
Oggetto: Oh, lo spero proprio
Data: 2 Giugno 2011 19:58
A: Anastasia Steele
Cara Miss Steele
Intendo farlo venerdì sera. Non vedo l’ora di vederti ;)
Christian Grey
CEO, Grey Enterprises Holdings Inc.
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Da: Anastasia Steele
Oggetto: Grrrrr
Data: 2 Giugno 2011 23:01 EST
A: Christian Grey
Mi hai ufficialmente stufato
Buonanotte
Miss A. R. Steele
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Anche la sua rabbia è sexy ed eccitante.
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Da: Christian Grey
Oggetto: Gatta Selvatica
Data: 2 Giugno 2011 20:04
A: Anastasia Steele
Vuoi graffiarmi Miss Steele?
Ho già una gatta che fa questo per me.
Christian Grey
CEO, Grey Enterprises Holdings Inc.
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Aspetto che lei mi risponda. Ma non scrive nulla. Guardo il monitor del computer e Blackberry contemporaneamente, come se l’uno o l’altro potessero parlare, o farmi avere un messaggio da Anastasia. Non voglio che vada a letto arrabbiata. Io non ce la faccio – non oggi, dopo una mattinata perfetta, e la mia partenza precipitosa senza nemmeno poterla salutare, e dopo aver avuto tutta questa merda addosso, non ce la faccio se lei non parla con me! Ho bisogno di lei più di quanto lei sappia, o immagina. Così, le scrivo ancora.
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Da: Christian Grey
Oggetto: Quello che hai detto nel sonno
Data: 2 Giugno 2011 20:19
A: Anastasia Steele
Anastasia
vorrei sentirti dire le parole che hai detto nel sonno quando sei cosciente, per questo non voglio rivelartele.
Dormi, adesso.
Dovrai essere riposata per quello che ho in mente per domani.

Christian Grey
CEO, Grey Enterprises Holdings Inc.
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In così poco tempo, lei è diventata una parte integrante del mio meccanismo di difesa, é la mia roccia. Con lei posso essere stabile, costante, sano di mente, e innocente. Lei è la mia luce dal buio, un angelo che combatte con il diavolo dentro di me. Lei è la voce che chiama la mia anima perduta, e la trova, e io sono un uomo del tutto nuovo quando lei è con me. Sono distratto e nervoso. Incapace di aspettare la mia donna. Non può essere già domani? Mi manca così tanto, soprattutto ora … La prenderò in qualsiasi modo possibile. 

I Want You Just the Way You Are by Billy Joel

Gemo e torno ai miei problemi.


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