CAPITOLO II
Il Secondo Incontro
Tradotto da: 50 Shades Italia
Mi
sento come uno stupido adolescente di fronte al Clayton Hardware
Store. Lei oggi lavora. Respiro profondamente e la individuo in trenta
secondi. Sta registrando qualcosa al computer, e molto presa dal suo lavoro
mentre si mangia un bagel. A volte si toglie le briciole dall’angolo della
bocca con la lingue e a volte con il dito indice. Tutto d’un tratto ho voglia
di essere io a prendere quel pezzo di bagel dal suo labbro. Sembra
proprio bella come ricordavo, in realtà è molto meglio nei suoi jeans e
t-shirt. Molto, molto meglio …
Lei
alza gli occhi da quello che stava facendo e blocca il suo sguardo su di me.
Sono contento di vedere che riesco ad influenzarla in qualche modo. Ciò
significa che non è gay. I suoi occhi azzurri sono sempre più grandi.
“Miss
Steele. Che piacevole sorpresa vederla qui. “
Mi
sta guardando, sta guardando i miei abiti, il mio maglione, le scarpe da
trekking, e gli occhi indugiano un po ‘troppo a lungo sui miei jeans. Mi
fa piacere.
“Mr
Grey ” dice, finalmente tirando il fiato.
“Ero
in zona, e devo fare qualche acquisto” dico come spiegazione della mia presenza
nel negozio. Lei si morde il labbro e avvampa.
“Certo
Mr Grey,” balbetta, ma immediatamente entra in modalità
dipendente”In cosa posso esserle utile?”
“Ho bisogno di alcune fascette stringicavo,” dico sorridendo Cosa potrei farti con queste penso. Lei avvampa di nuovo vendendo il mio sguardo. Mi fa strada e mi aiuta con nastro adesivo e corda. Mi chiede se devo ritinteggiare casa. Sorrido il mio sorriso segreto. No piccola, non devo ridipingere ci sono persone che lo fanno per me. Ho altri progetti con queste cose, e sono sicuro che non hai mai provato quello che sto pensando, ma sarebbe divertente per me insegnarti qualcosa
Lei
arrossisce di nuovo. La mia presenza le fa effetto, è influenzata da me come io
lo sono da lei. Devo chiederle qualcosa per tenerla impegnata. “Lavora
qui da molto?” So già la risposta. Quattro Anni – part time. Lei risponde di
si, senza guardarmi negli occhi. Mi mostra due diversi tipi di nastro adesivo e
scelto il più grande. “Qualcos’altro Mr Grey?” Mi chiede con voce
ansimante e roca. Sì, lei è sicuramente influenzata dalla mia
presenza. Mi trovo a rispondere con lo stesso tono. Quando taglia la
corda con precisione e destrezza le chiedo se ha mai fatto parte degli scout,
guardandola intensamente. Lei arrossisce di nuovo, si guarda le mani e
giocherella con gli anelli “No, Mr Grey,” dice, “Le attività di gruppo non sono
il mio genere. Non sono quel tipo di ragazza” osa guardarmi da dietro le sue
lunga ciglia. E’frustrante cercare di decifrare il suo pensiero. ”E
cosa le piace Anastasia?” Chiedo a voce bassa. Resta senza fiato. Credo
di conoscere già la risposta. E scommetto che siano il libri.
“Libri,” sussurra, ma il suo sguardo dice qualcos’altro mentre arrossisce. Oserei dire Bronte e Jane Austen?
“Che tipo di libri?” Chiedo interessato ma conoscendo la risposta.
“I
classici inglesi, i soliti,” sussurra. È cuori e fiori. Fa per me? Io non
sono il tipo da cuori e fiori. Mi strofino il mento mentre penso alla sua
risposta. Potrebbe essere divertente. Mi piacerebbe
provare. Lei cambia argomento e torna alla modalità dipendente. “Le
serve altro Mr. Grey?”
Ho
bisogno che lei parli con me. E’ seducente. Non riesco a staccarle gli occhi di
dosso, da tutto quello che fa, dal suo mordersi il labbro, dal suo torcersi le
dita. Tutto questo mi fa venir voglia di entrare in contatto con lei, di
legarle le mani e di mordere quel labbro, di insegnarle alcune lezioni con
quella bocca. Ecco che un ragazzo la chiama: “ANA”
Un
tizio vestito da scolaretto entra e va da lei. È lui il suo
fidanzato? Mi vengono i brividi e ad un tratto vorrei pestare questo
tizio. Chi diavolo è? Lei si scusa, e va a lui. Chiudo gli
occhi. Forse ho fatto un errore venendo qui. Lui la abbraccia, ma lei non
ricambia.. Lo guardo in modo glaciale. Forse non sono fidanzati. Il figlio di
puttana viene verso di circondando la schiena di lei con il braccio.
“Mr
Grey, questo è Paul. Suo fratello gestisce questo posto. Lo conosco
da molto tempo, ma lo vediamo raramente studia Business Administration a
Princeton” mi guarda. Lentamente mi lascio sfuggire un sospiro di
sollievo il figlio di puttana non è il suo fidanzato ma il fratello del
proprietario. Mentre ci misuriamo a vicenda Anastasia mi presenta “Paul
questo è Christian Grey” Gli ci vuole un secondo per capire chi sono, e posso
vedere il suo cambiamento nel suo sguardo, l’ammirazione e timore
reverenziale. Sì, stronzo, sono proprio io, e ora lasciala andare
lasciare andare via la sua ora, mollala! Mi chiede se ho bisogno di
qualcosa.
“Anastasia
è stata molto compiacente,” dico e i miei occhi diventano glaciali su di lui.
Finalmente se ne va. Non so perché ho sentito questa fitta di gelosia. Non ho
mai provato questa emozione, non so come gestirla, mi sento a
disagio. Perché mi sento così geloso e protettivo nei suoi confronto? Non
è niente per me..eppure vorrei che lo fosse.
“C’è
qualcos’altro che posso aiutala a trovare Mr Grey?” Dice
agitandosi. Ignoro la sua domanda.
“Come
sta l’articolo venendo Anastasia?” Chiedo. Sembra sorpresa e alza gli
occhi verso di me. Non voglio andarmene. Voglio stare con lei.
“Oh,
Kate … voglio dire, Miss Kavanagh, la mia coinquilina, se ne sta occupando. E’
molto dispiaciuta per non essere riuscita ad intervistarla. Le piacerebbe avere
delle fotografie sue”. Questa si che è una sorpresa. Forse ho un’altra
occasione per vedere Anastasia. “Davvero?” Dico io, “Forse domani potrei essere
disponibile. Ho degli affari di cui occuparmi in zona”. Prendo il mio biglietto
da visita e glielo passo. Mentre lei lo prende ci sfioriamo le mani e una
scarica di energia mi scorre nel corpo facendomi quasi ansimare. Ho lo stesso
effetto su di lei “Mi chiami prima delle dieci” . Lei resta piacevolmente
sorpresa e mi fa un grande sorriso che illumina il suo sguardo. “Kate ne
sarebbe entusiasta!” . Devo pagare i miei acquisti ma lei tiene lo sguardo
basso. Guardami ancora!
Mi
sento un adolescente, mi si contorcono le viscere. Lei mi guarda di nuovo e le
consegno la mia american Express. I nostri sguardi si incrociano. Quando
mi consegna i miei acquisti, prima di andarmene mi giro “Oh, Anastasia, sono
contento che sia stata lei ad intervistarmi e non la sua coinquilina”. Voglio
che lei sappia che sono interessato a lei e riesco a sentire il cambiamento nel
suo respiro. Ricambia l’interesse. Lei mi piace.
Lascio
il negozio. Ora ho uno scopo. Fuzionerà.
Taylor
mi sta aspettando al parcheggio.
“Andiamo,”
dico. Mi porta all’Heathman Hotel. Vado nella mia suite e poggio I
miei acquisti su una sedia. Mi tengo occupato con il lavoro ma spero che lei mi
chiami. Se non lo farà lascerò perdere e domani me ne andrò. Mi butto nel
lavoro e cerco di sfogare la mia. Lavoro per ore. Torno in albergo. Mi faccio
una doccia. Anastasia… ho ancora in mente le sue labbra. Se non dovesse
chiamare come posso organizzare un altro incontro casuale? La mia mente inizia
a programmare un piano. Non perdo mai quando mi metto in testa qualcosa. Solo
se anche lei lo vuole naturalmente. Lei è troppo giovane per quello che ho in
mente. Sembra così inesperta. Perché non ha
chiamato? Dannazione!
Decido
di rispondere ad alcune e-mail, quando improvvisamente il mio telefono
squilla. Non riconosco il numero. Chi diavolo è questo? Sono di
cattivo umore. Rispondo seccamente:
“Grey”.
Risponde
una voce roca timida e nervosa.
”Uhmm
… Mr. Grey? Sono Anastasia Steele. “ Il mio cuore si ferma per un
secondo, riprendo subito il controllo e rispondo con un tono roco ma morbido.
“Miss
Steele. Che bello sentirla” Avevo quasi pensato che non avesse intenzione
di chiamarmi. Sono sollevato. Sento bloccarsi il suo respiro. Sono entusiasta
di avere questo effetto su di lei. Sto ridendo come un idiota. Le
dico che io resto all’Heathman a Portland e decidiamo di fare le riprese alle
nove e mezza del mattino. Quando lei dice “Va bene, ci vediamo lì,”
tutti sospirato ed eccitato, sento il mio scurire gli occhi, incapace di
aspettare fino a domani, “Non vedo l’ora , Miss Steele,” dico con la seduzione
cucita. Il mio subconscio dice “TU SEI MIA! “
L’attesa
per la mattina seguente è costellata con i sogni erotici di Anastasia in
calze di seta e le manette, i suoi occhi azzurri in attesa. ”Anastasia,”
sussurro il suo nome come fosse una preghiera. “Christian, un respiro, la voce
di lei è sufficiente a sciogliermi. Mi sveglio sudato con il suo nome sulle
labbra. Tolgo il braccio dagli occhi e mi ritrovo a guardare il soffitto.
Potrebbe mai un altro nome avere lo stesso effetto su di me? Un nome come
Janet, o Maria, o Angie? Io credo di no. Anastasia. Il nome è
una carezza sulle labbra, e’ magico, è vivo. Sono attratto, stregato,
nella sua portata.
Mi
alzo e vado in palestra, devo far passare il tempo. Dopo il mio
allenamento, faccio una lunga doccia, indosso la camicia bianca con il collo
aperto, i pantaloni grigi in flanella. Ho fatto colazione in fretta e non ho
asciugato i capelli, lasciandoli alla loro volontà. Lei mi chiama per farmi
sapere che stanno occupando un’altra suite in hotel per le riprese. Taylor
aspetta vicino alla porta.
Non
appena entro nella suite indicatami la cerco con lo sguardo. La vedo. Indossa
jeans a vita bassa che abbracciano perfettamente le sue curve e una camicia
bianca che mostra la forma splendente. Sento il suo respiro quando la guardo.
“Miss Steele, ci incontriamo di nuovo,” dico stringendo la sua piccola mano
pallida. Con il suo tocco sento la stessa scossa tra di noi, so che anche lei la
sente. Lei arrossisce e il suo respiro diventa affannoso ed irregolare. Toglie
la mano troppo preso e mi presenta alla sua compagna di stanza, che non è come
mi aspettavo, non curante sicura di sé prepotente. Come me.
“La
tenace Miss Kavanagh. Come si sente? “Dico, e ringrazio la mia buona
stella che sia stata Anastasia a venire da me e non lei. E’ bella ma non mi
piace il suo modo. Nemmeno un po’.
Anastasia
mi presente poi il fotografo dicendo: “Questo è José Rodriguez, il nostro
fotografo.” Lei gli sorride con amore e lui di rimando, possessivo. Mi
sento crescere la rabbia dentro di me E ‘questo stronzo il suo fidanzato?
“Mr
Grey”, annuisce il figlio di puttana.
“Mr Rodriguez”
rispondo, glaciale. Mi siedo e poso per il servizio fotografico. Per tutto
il tempo guardo Anastasia. Devo scoprire se uno di questi due è il suo
fidanzato. Sono entrambi troppo possessivi con lei. Dopo circa trenta minuti
abbiamo finito e sbrighiamo i classici convenevoli con Kavanagh e gli altri. Mi
rivolgo a Anastasia chiedendo: “Vuole accompagnarmi Miss Steele?”
“Certo,”
dice ansiosa, mentre l’amica ci guarda in tono sospettoso e il fotografo è
accigliato. Devo sapere se è il suo fidanzato. Devo
scoprirlo. Non voglio condividere. Deve essere mia.
Apro
la porta e usciamo “Vuole unirsi a me per un caffè?” Lascio la speranza
fuori dal mio sguardo, ma riesco a sentire il suo battito che aumenta e il
visto arrossire. “Si piccola è un appuntamento”Conservo la speranza di fuori
del mio sguardo, ma, riesco a sentire il suo battito cardiaco in aumento e la
faccia andare rosa. Sì, baby, questa è una data.
Glad You Came - Wanted
Con
la delusione nelle parole mi dice che deve riaccompagnare tutti . Oh, ci
penso io piccola!
“TAYLOR!”
“Riaccompagna
Miss Kavanagh, il fotografo, il suo assistente e le loro attrezzature e portali
ovunque loro debbano andare! ” Poi mi rivolgo a lei “Problema risolto.”
“Oh,
Taylor non era obbligato a farlo Mr Grey. Devo andare da Kate a scambiarci le
auto” Torna così nella suite dove discute con l’amica e poi torna.
“Ok,
andiamo a prenderci questo caffè” dice diventando rossa scarlatta..il suo
continuo arrossire mi fa sorridere come fossi lo Stregatto. Chiacchieriamo fino
ad arrivare agli ascensori. Premo il pulsante e quando la porta si apre una
coppia si stacca guardando imbarazzata ovunque tranne che nella nostra
direzione. Cos’hanno gli ascensori? Anastasia è chiaramente imbarazzata. Tengo
lo sguardo su di lei guardando il rossore colorare il suo visto, mentre cerco
di non sorridere. Non appena l’ascensore arriva al nostro piano le prendo la
meno e usciamo. Sentiamo la risatina della coppia che era con noi, come a
domandarsi “Che cos’hanno gli ascensori?”
.
Attraversiamo la strada e ci dirigiamo verso un bar, mano nella mano, con la scarica che si fa sentire sempre più forte in ognuno di noi. Le lascio scegliere un tavolo e le chiedo cosa vuole.
Attraversiamo la strada e ci dirigiamo verso un bar, mano nella mano, con la scarica che si fa sentire sempre più forte in ognuno di noi. Le lascio scegliere un tavolo e le chiedo cosa vuole.
“English
breakfast tea, con bustina a parte.” Dice sorprendendomi. Quindi niente caffè.
Non le piace il caffè. Quando mi allontano per ordinare, mi accorgo che mi
guarda di nascosto, e occasionalmente si morde il labbro. Quando torno al
tavolo, abbassa lo sguardo e inizia a giocherellare con le dita. Mi piacerebbe
sapere se sta arrossendo per me. Almeno me lo auguro.
“Un
penny per i suoi pensieri?” Dico.
Lei
avvampa e diventa rossa come la bandiera cinese. Dio! Come vorrei
sapere cosa sta pensando. Poggio il vassoio sul tavolo e prende e allungo le
gambe sotto il tavolo per vederla meglio.
“A
cosa sta pensando?”
Lei
non trasmette nulla. ”Questo è il mio the preferito, mi piace nero e
debole”, dice. Devo arrivare al sodo. Devo farlo. Perché orami non
resisto. “Capisco.” dico “E ‘il tuo fidanzato, il fotografo. Jose
Rodriguez?”
“No”,
sbotta, «è solo un buon amico. Come se fosse parte della mia famiglia. “
“Bene,”
e uno è tagliato fuori “mentre il ragazzo dal negozio?” Sono arrivato al
punto.
“No,
non lo è. Gliel’ho già detto ieri “, dice. Sospiro di sollievo.
“Perché me lo chiede?” domanda.
“Perché me lo chiede?” domanda.
“Sei
nervosa con gli uomini” osservo. Si guarda le mani e avvampa di nuovo.
“”Lei mi intimidisce” confessa, anche se mi rendo conto che lo dice senza
pensarci troppo perché arrossisce per un nonnulla. Le faccio effetto e questo
pensiero mi fa piacere. E non posso fare a meno di sorridere.
“Io
sono intimidatorio, ma per favore non abbassi lo sguardo. Mi piace vedere
il suo visto.” Le dico e quella bocca che tu continui a morderti . Mi
guarda “Voglio sapere a cosa stai pensando. Sei così misteriosa,
Anastasia. ” mi guarda sconcertata. Le dico che ogni volta che arrossisce
sembra che stia pensando a qualcosa, ma non capisco a cosa. Di rimando mi
chiede se faccio sempre osservazioni tanto personali. Non me ne ero accorto.
Anche lei faceva osservazioni personali su di me la scorsa settimana. Mi dice
che secondo le sono molto arrogante. Come hai ragione piccola
“Faccio
sempre a modo mio Anastasia , “le dico,” in tutte
le cose. ”
Voglio
sapere di più su di lei, e le chiedo della sua famiglia. Lei mi chiede
della mia, ma io ho più bramosità di conoscerla. Quando le dico che mia sorella
Mia è a Parigi, esclama desiderosa “Ho sentito che Parigi è incantevole,” le
dico che è bellissima e Le chiedo se lei c’è mai stata. Non ha mai
lasciato il paese. Le chiedo cosa vorrebbe visitare. Il suo viso si illumina.
“Parigi? Sicuramente. Ma è l’Inghilterra il mio posto preferito. Vorrei davvero
visitarlo un giorno”. Scommetto che di sapere il perché. Il mio dito
indice sfiora il labbro inferiore. ”Perché?”
“Austen,
Bronte, Shakespeare, Hardy. Mi piacerebbe vedere i luoghi che hanno
ispirato i miei autori preferiti, “dice lei senza battere ciglio. Cuori e
fiori come sospettavo. Lei guarda l’orologio. Vuole andare a studiare
per il suoi esami, Le offro di accompagnarla fino alla macchina di Miss
Kavanagh. Lei mi ringrazia per il tè. Oh, il piacere è tutto mio,
sorrido. Tendo la mia mano verso lei e lei mi porge automaticamente la sua
e la scintilla scorre di nuovo tra di noi. Entrambi rimaniamo persi nei nostri
pensieri mentre raggiungiamo l’hotel. Amo come il suo culo entra in quei jeans.
e senza pensarci le chiedo: “Indossi sempre i jeans?”
“Spesso”
Lei risponde confusa. Le si addice. Proprio mentre arriviamo al
parcheggio, mi fa una domanda di rigetto “Hai una fidanzata?” Diventa di tutti
i colori. Sospetto stesse pensando ad alta voce. Sorrido
“No, Anastasia. Non sono il tipo da fidanzate” rispondo a bassa voce.
“No, Anastasia. Non sono il tipo da fidanzate” rispondo a bassa voce.
Lei
è confusa, naturalmente. Un barlume di pensiero passa sul suo viso e resta
senza parole. E’ delusa glielo si legge in faccia cerca di lasciare andare la
mia mano, camminando avanti e correndo sulla strada.
Improvvisamente
mi ritrovo a gridare “Merda, Ana!”, e la trascino con la mano salvandola
da un ciclista. La stringo al mio corpo. La sento respirare il mio profumo,
sento il profumo dei suoi capelli e della sua pelle. Chiudo gli occhi e le
sussurro all’orecchio “Stai bene?”, Mentre l’afferro per la schiena con una
mano e con l’altra le alzo il visto sincerandomi che stia bene. afferrare il
fondo della schiena con una mano, e cercando di fare in modo che sia ok e non
ha graffi sul viso con l’altra. Le passo un dito sulle labbra e un brivido
attraversa il mio corpo. Il suo respiro è corto. I nostri sguardi si bloccano.
Lei mi guarda intensamente e il suo corpo il suo sguardo mi stanno dicendo
“Baciami”
Lei è bella, e sto lottando contro me stesso per controllarmi e per non baciarla. Chiudo gli occhi, e quando li riapro sono determinato. Lei è troppo giovane, troppo innocente, troppo bella. Non è per il mio mondo.
Lei è bella, e sto lottando contro me stesso per controllarmi e per non baciarla. Chiudo gli occhi, e quando li riapro sono determinato. Lei è troppo giovane, troppo innocente, troppo bella. Non è per il mio mondo.
“Anastasia
dovresti stare lontano da me. Io non sono l’uomo per te” sussurro. Sul suo
volto appare la delusione. Come se fosse stato colpito duramente. E’ meglio
rifiutarla adesso che farle del male in seguito.
“Respira
Anastasia, stai bene? Ti lascio andare adesso.” E’ delusa e ferita. Glielo
leggo sul visto. Apre gli occhi azzurri. Sta facendo di tutto per non piangere.
Vuole andarsene..
“Capisco”
dice, “Grazie Mr Grey.”
“Per
che cosa?”
“Per
avermi salvata,” dice quasi in lacrime.
Sono
furioso con il figlio di puttana che l’ha quasi investita. ”E ‘stata colpa
di quell’idiota. Non tua. Vuoi sederti un po’ in hotel?”
“Sto
bene,” dice la voce rotta. ”Grazie per aver fatto il servizio
fotografico,” dice sforzandosi sempre più e scacciando indietro le
lacrime. Sto combattendo con alcune emozioni che non conosco. Quasi cedo.
Vorrei spiegarle che non sono il tipo di ragazzo che potrebbe renderla felice.
Lei è “cuori e fiori” io ho cinquanta sfumature di grigio. .
“Anastasia
… io.” Mi fermo, con la battaglia interiore che infuria dentro di me, la
desidero, ma non voglio farle del male. Sono combattuto. Non posso
sopportare il dolore sul suo viso.
“Cosa
c’è Christian?”, scatta, il mio nome è una preghiera sulla sua lingua. No,
non posso farlo a lei. Prendo fiato: “Buona fortuna per i tuoi esami”, le
dico. “Grazie!” Dice quasi in lacrime, e si allontana da me. L’ultima cosa
che vedo è lei che si asciuga le lacrima dl visto. Mi prenderei a calci in
culo,.
Cazzo! Cazzo! Cazzo!
Cazzo! Cazzo! Cazzo!
Mi
volto indietro per l’hotel. Devo prendere pugni qualcosa, qualcuno,
qualcosa … sono pieno di emozioni che non conosco. Non riesco a togliermi il
suo viso dalla testa. Quello sguardo … Il dolore … Cazzo! E ‘tutta colpa
mia non sono il tipo da fidanzate e lei non è il tipo di ragazza che avrebbe
fatto quello che voglio! Sono in un enigma cazzo e ho qualche desiderio
sconosciuto, che mi tira verso di lei, ma non voglio farle del male. Lei
si farà del male. E ‘troppo innocente. Non funziona con lei! La
battaglia infuria nella mia testa. Come faccio a sapere che non funziona
se non provo?
Fanculo! Io
mi do un altro giorno. Vedo se riesco a risolvere la cosa nella mia
testa. Cazzo! Chiamo Claude Bastille e gli chiedo di venire a
Portaland Ho bisogno di un allenamento serio.
Domani. Aspetterò
fino a domani.
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