CAPITOLO VII
L’incontro
Tradotto da: 50 Shades Italia
Mi
sono svegliato appena la luce del mattino proveniente dallo skyline di Seattle
ha raggiunto i miei occhi attraverso le finestre della mia camera da letto. Ma
quello che mi ha fatto davvero svegliare è stata l’assenza di Anastasia nel mio
letto. Mentre la realizzazione della sua assenza si abbatte su di me, mi alzo a
sedere sul letto. Se n’è andata senza dirmelo? Dov’è andata? Mi guardo in giro
e vedo i suoi vestiti, e mi ritrovo a tirare un sospiro di sollievo. Come ho
fatto ad abituarmi alla sua presenza nel mio letto avendo dormito con lei
soltanto due volte? Stranamente non ho avuto incubi della puttana drogata e il
suo pappone entrambe le volte. E’ un colpo di fortuna? Mi sento molto meglio,
rilassato, e felice. Dannazione! Mi è già entrata sotto la pelle. Sento
l’urgenza di trovarla e stringerla forte. Mi alzo lentamente; infilo i
pantaloni del pigiama, ho ancora indosso la maglietta con la quale ho dormito.
La trovo in cucina, che prepara la colazione, con il mio iPod nella tasca della
maglia, con gli auricolari nelle orecchie, balla mentre cucina. Proprio una
vista gioiosa! Sono completamente preso. Lentamente mi avvicino ad uno degli
sgabelli, mi siedo e la osservo. Non si è ancora resa conto della mia presenza.
Ha indosso una delle mie magliette, è a piedi nudi, e si è fatta un paio di
codini che la fanno sembrare ancora più giovane e innocente! Dentro di me
ansimo … La vista di lei spensierata che balla mentre batte le uova e prepara
il bacon mi porta alla mente una sensazione che definirei di casa, uno strano
senso di benessere … come se lei mi appartenesse, nella mia cucina a piedi
nudi, con i suoi capelli scompigliati, e la sua energia giovanile.
Quando
mi vede seduto sullo sgabello si immobilizza, arrossendo. Poi ingoia
ricomponendosi, e lentamente si toglie gli auricolari dalle orecchie. La sua
reazione innocente ha uno strano effetto su di me, vorrei sorridere come un adolescente.
“Buongiorno
Miss Steele. Sembri molto energica questa mattina,” dico seccamente
attribuendo, correttamente, tutto ciò al nostro tango a letto la scorsa notte.
Spanish Tango - from Zorro
“Ho
solo dormito bene,” balbetta con un sorriso nascosto. Quindi, ho ragione!
“Non
riesco ad immaginare il perché,” dico prendendomi una pausa e ricordando il mio
sonno ristoratore, “Anche io, dopo che sono tornato a letto,” dico ancora
confuso da tutto questo.
“Hai
fame?” dice, e questa semplice domanda fatta da questa bellissima ragazza innocente
a piedi scalzi e con la mia maglietta indosso porta a galla delle emozioni
potentissime che non sapevo di avere. Non riesco a dargli un nome; sono
completamente nuove per me. Lei ha risvegliato tutte queste emozioni a me
estranee che non sapevo di poter provare, e arrivano in superficie solo con un
suo sguardo, o una sua innocente domanda, o solo un semplice tocco. Cosa c’è in
lei che mi attira così tanto?
Hey Soul Sister - Train
L’unica
cosa che riesco a dire è, “Molto,” con uno sguardo intenso, però la fame che ho
è fame di lei. Lei arrossisce.
“Bacon,
uova e pancakes?” chiede timidamente.
“Sembra
magnifico,” dico con difficoltà.
Improvvisamente
lei si guarda intorno con disperazione e frustrazione appena contenute, “Uhm,
non riesco a trovare niente nella tua cucina. Dove tieni le tovagliette?”
chiede.
Sorrido,
“Ci penso io mentre cucini. Ti piacerebbe della musica per continuare a … ehm …
ballare?”
Lei
cambia colore da rosso acceso a color prugna mentre si guarda le dita
incrociate. Poi per tenersi occupata inizia a battere le uova con un rinnovato
scopo incanalando tutta la sua energia in questo gesto. E’ sia divertente che
incredibilmente sexy vederla così. Non posso fare a meno di avvicinarmi a lei e
scioglierle i codini.
“Li
adoro,” sussurro, ma con tutto il desiderio che cresce dentro di me, un paio di
codini da bambina non la proteggeranno da me, “ma non ti proteggeranno,” le
dico all’orecchio. Sono pericoloso per lei. La sento deglutire mentre la mano
con la quale batteva le uova si ferma un momento.
Dangerous - Michael Jackson
“Come
ti piacciono le uova?” chiede causticamente, e io sorrido.
“Accuratamente
sbattute,” dico, facendole un sorrisetto. Lei prova a nascondere il suo
sorriso. Trovo il cassetto nel quale Mrs. Jones, la mia governante, tiene le
tovagliette, e ne tiro fuori due nere posizionandole sul bancone. La guardo di
sottecchi mentre versa le uova e gira il bacon sulla griglia. Dio! Perché
questo è così sexy? La mia donna nella mia cucina!
Verso
del succo d’arancia per entrambi e inizio a fare il caffè per me. Ma a lei
piace il tè.
“Anastasia,
vuoi del tè?”
“Si,
grazie, se ne hai,” risponde.
Quando
dalla dispensa prendo del Twinings English Breakfast Tea, lei socchiude gli
occhi e stringe le labbra. “Sono stata una conclusione scontata, vero?” chiede.
“Davvero?
Non sono ancora sicuro che abbiamo concluso qualcosa, Miss Steele,” mormoro. Il
mio contratto è ancora lì, inesplorato, ancora in attesa di essere firmato, e
abbiamo solo cambiato un po’ i perimetri dal nostro recente incontro. Ma c’è
ancora molto da affrontare. I negoziati sono ancora aperti. Sembra
momentaneamente confusa dal mio commento, ma non dice niente e si volta verso
il frigorifero per prendere lo sciroppo d’acero. Quando si gira, mi trova fermo
vicino al bancone che la aspetto.
“Anastasia,”
le indico uno degli sgabelli.
“Christian,”
lei annuisce, e si siede su uno degli sgabelli ma non prima che io l’abbia
notata fare una smorfia. Quella vista mi fa eccitare incredibilmente. Si
piccola! Lì è dove sono stato, e ti ho posseduta. Con tutto me stesso! Non
credo di aver mai sentito di possedere una cosa in questo modo. E’ un’altra
prima volta per me.
“Quanto
sei dolorante?” mi ritrovo a chiederle mentre sono seduto accanto a lei con gli
occhi pieni di desiderio. Lei arrossisce, cambia colore, e alla fine socchiude
gli occhi. Dio! Perché la sua reazione è così sexy? Ma lei continua a
rispondermi un po’ irritata dalla mia domanda intima. Voglio essere il suo
primo e il suo ultimo.
Save the Last Dance for Me - Drifter
“Beh
Mr. Grey,” scatta, “non ho niente con cui paragonare questa sensazione, nessun
punto di riferimento,” mi guarda accigliata, poi il suo atteggiamento cambia,
diventando dolce e aggiunge, “ti piacerebbe offrirmi la tua commiserazione
personale? ” Lei è dolce, e sexy, e giocosa, e tutta mia. Provo a soffocare un
sorriso, ma è troppo difficile farlo con lei così vicina.
“No,”
rispondo, e aggiungo con desiderio nei miei occhi e nella mia voce, “mi
chiedevo se dovremmo continuare con il tuo allenamento di base.”
La
sua forchetta rimane a mezz’aria, mi guarda sbalordita, il suo respiro si
ferma, i suoi occhi si spalancano, mentre pronuncia un appena udibile “oh!”
Dio! Ne avrò mai abbastanza delle sue reazioni a sorpresa?
E’
immobile. La blandisco, “mangia, Anastasia.” Lei continua a guardarmi con un
diverso tipo di fame. Lei mi vuole. Ma io amo aumentare l’aspettativa. Il
risultato finale sarà molto più bello per entrambi.
“Questo
è delizioso, comunque,” dico sottintendendo qualcosa di più dell’omelette che
ha preparato, sorridendole. Lei mangia un boccone della sua porzione, i suoi
occhi su di me, riesce con difficoltà a mangiare, e distrattamente si morde di
nuovo quel delizioso labbro. Argh! Non ce la faccio più, “Per favore smettila
di morderti il labbro, Anastasia. Mi distrae troppo. E dato che so che non
indossi niente sotto la mia maglietta, sono già abbastanza distratto.” ringhio.
Sway - Michael Buble
Lei
libera il labbro dalla morsa dei suoi denti, e io sospiro. Prende la bustina
del te dalla confezione e la tuffa nell’acqua calda che ha già messo nella
tazza, prendendosi un momento per sé.
Senza
togliere gli occhi dalla tazza, lei chiede con voce acuta, piena di
un’eccitazione che è appena capace di nascondere, “Uhm, di che tipo di
allenamento di base stiamo parlando?” Posso sentire il suo respiro accelerare
e, anche se lei prova a sembrare tranquilla e disinteressata, posso sentire la
temperatura alzarsi tra di noi. Strofina le gambe in modo assente, stringendole
e premendole l’una contro l’altra per sopprimere la sua passione crescente, e
so che sente il suo inguine tirare. Il suo corpo per me è come un libro da
leggere e che ho studiato molto bene negli ultimi due giorni. Adoro anche
questo di lei!
Prova
a comportarsi naturalmente e in modo calmo. Mescola il suo tè, e se lo porta
alle labbra per assaggiarlo. I suoi occhi si chiudono brevemente per
ricomporsi. Non abbassa la tazza. Resta in prossimità delle sue labbra. Soffia
delicatamente sul tè provando a distrarsi, e quando avvicina di nuovo le labbra
alla tazza, parlo:
“Beh,”
dico, “dato che sei dolorante,” ricordando dove sono stato, la mia voce si
carica troppo di desiderio, “pensavo potremmo passare alle capacità orali.”
Si
strozza col tè! Quando riesce a ricomporsi si gira e mi fissa con i suoi
bellissimi occhi azzurri spalancati, la bocca aperta. La sua reazione mi eccita
più di quanto credessi, ma le batto sulla schiena finché non smette di tossire,
e le passo il succo d’arancia da bere. Non so cosa significhi esattamente
quella reazione. Vuole restare? Vuole andare via? Spero che resti, ma non
voglio obbligarla. Deve essere una sua decisione. Ho bisogno che lei me lo
confermi, e aggiungo, “ovviamente, solo se vuoi restare, Ana.”
Lei
alza lo sguardo e mi fissa provando a decifrare la mia espressione. Non voglio
dar niente a vedere. Mi piace troppo, e non voglio influenzare la sua
decisione. La voglio, e voglio essere egoista, ma non quando tutto dipende da
lei. Deve essere una sua decisione, e non una mia forzatura. Glielo devo. Lei
sembra esasperata e frustrata perché non riesce a leggermi. Chiude gli occhi
per un breve istante, e poi li riapre.
Alla
fine parla, “mi piacerebbe restare per oggi, Christian. Ovviamente solo se per
te va bene,” dice, tornando nello stesso stato d’animo in cui era la scorsa
notte, e non volendo mostra tutta la sua voglia di restare. Aggiunge, “Ma
domani devo andare a lavoro.”
“A
che ora devi essere a lavoro?” le chiedo.
“Nove
in punto,” dice.
“Posso
portarti a lavoro per le nove in punto,” le dico. Lei aggrotta le sopracciglia.
“Devo
andare a casa stasera, così posso cambiarmi. Non ho dei vestiti puliti qui,”
dice. Non voglio lasciarla andare, soprattutto non per una cosa sciocca come i
vestiti. Possiamo prenderle qualcosa qui. Posso mandare Taylor a comprarle
qualcosa anche subito, se è questo che vuole.
“Possiamo
prenderti dei vestiti qui,” dico, perché non voglio che se ne vada stasera. Ho
bisogno di lei qui. Voglio che resti qui. Desidero che stia qui. Cosa cavolo
c’è di sbagliato in me?
Lei
ci sta pensando, ma è preoccupata da qualcosa. Ed ecco che le sue labbra si
ritrovano di nuovo sotto la morsa dei suoi denti. Mi distrae troppo. Mi avvicino,
le prendo il mento e le libero il labbro. Lo so che sta pensando ed è
preoccupata per qualcosa. Ma voglio sapere cosa. “Cosa c’è?” chiedo. Non me la
cavo bene con le preoccupazioni.
Lei
chiude gli occhi e dice, “Devo tornare a casa questa sera.”
Non
mi piace l’idea. Non mi piace essere contraddetto. Ma non ha ancora firmato il
contratto con il quale il suo volere sarà subordinato al mio, quindi non dico
niente. La mia bocca diventa una linea dritta mentre mi sforzo di nascondere la
mia rabbia e il mio disagio.
“Va
bene, allora questa sera,” acconsento. “Per favore mangia la tua colazione.” Le
ordino. Ma lei non mangia. Non mangia molto, e questo mi infastidisce. Le
ricordo che non ha mangiato la scorsa sera. Ha bisogno di fare colazione.
“Non
ho fame,” sussurra. Questo non va. Fisso i miei occhi su di lei,
concentrandomi, e provando ad esortare, no, a forzare la mia volontà, “vorrei
davvero che tu finissi la tua colazione,” pronuncio lentamente. E’ difficile
per me vedere la gente che spreca il cibo quando così tanta gente al mondo è
affamata. Io ero uno di loro. Non ce la faccio!
“Cos’hai
con il cibo?” dice esasperata. La guardo minaccioso, il mio viso cambia.
“Ho
dei problemi con lo spreco di cibo, Anastasia! Mangia, ora!” le ordino. Lei
torna a guardare il suo piatto, e prende un po’ del suo cibo, iniziando a
mangiare molto lentamente. Il suo sforzo mi rende felice. A volte mi sembra una
bambina piccola. Ma, sono felice che lei non abbia passato quello che ho
passato io. Sono felice che non sia mai stata lasciata sola ed affamata. La mia
espressione si addolcisce con un improvviso sollievo. Finisco il mio cibo prima
di lei, e la guardo mangiare. Quando finalmente ha mangiato abbastanza, prendo
il suo piatto e lo pulisco. Le dico che dato che lei ha cucinato, io dovrei
pulire anche se non è nel mio stile farlo. Quando sono con lei mi ritrovo a
fare cose che normalmente non farei.
“Quando
avrò finito, faremo un bagno,” le dico.
“Oh,
ok,” risponde sorpresa.
Quando
il suo telefono squilla, risponde alla chiamata.
“Ciao,”
risponde timidamente, e va verso la balconata per un po’ di privacy. I miei
occhi la seguono come un falco, la gelosia si fa largo dentro di me. E’ il
fotografo? O lo stronzo del negozio, il fratello del proprietario? I miei occhi
si stringono. Io non condivido! Ma sento il nome, “Kate” pronunciato da lei. E’
la sua coinquilina. Faccio un sospiro di sollievo. Ma voglio assicurarmi che
non parli di noi con lei. Continuo a rassettare la cucina. Lei torna quando ha
finito di parlare. E’ esitante. Vuole andarsene?
“Uhm,
Christian? Il contratto di riservatezza copre tutto?” E’ infelice per qualcosa?
Il mio sguardo si angustia quando le chiedo, “perché?” mentre continuo a fare
il mio dovere. Chiudo la porta della dispensa dopo aver messo via il tè, e mi
giro verso di lei per darle la mia piena attenzione.
“Perché,”
sospira, “ho qualche domanda,” abbassa lo sguardo intimidita, “sai, sul sesso.
E speravo di chiedere qualcosa a Kate.” Si torce le dita e gira le mani come se
ci fosse scritto sopra qualche segreto. Il mio sguardo si addolcisce, e
lentamente le dico, “Puoi fare a me le tue domande, Ana.” Voglio essere il suo
unico insegnante. Non posso farne a meno.
“Christian,
non posso … voglio dire, con tutto il dovuto rispetto …” cerca di distrarsi guardando
altrove. Sospira.
“Sei
troppo coinvolto. Voglio chiedere soltanto della meccanica. E non nominerò la
Stanza Rossa delle Torture,” dice velocemente.
Questo
mi sorprende. Non ho mai pensato alla mia Stanza dei Giochi come un luogo per
le torture.
“Stanza
Rossa delle Torture? E’ questo ciò che pensi? E’ soprattutto per il piacere,
Ana. Credimi,” mi ritrovo a dirle. Lei ha delle idee sbagliate, e mi sento in
dovere di correggerle. “Inoltre,” dico, sapendo che il mio tono è più secco,
“la tua coinquilina si sta dando da fare con mio fratello. Preferirei che tu
non chiedessi a lei.” Non voglio che corra a dire ad Elliot del nostro
“accordo.” Voglio che la mia vita privata resti privata anche per la mia
famiglia. Non sono affari loro.
Proprio
al momento giusto, Anastasia chiede, “La tua famiglia sa della tua … um,
inclinazione a …?” liberandosi, alla fine aggiunge, “alle tue scelte di vita?”
“No.
Certo che no! Non sono affari loro.” Le passo accanto, e mi fermo davanti a
lei. Se lei ha delle domande, voglio essere la persona che le darà delle
risposte. Voglio essere l’unico insegnante, l’unico istruttore, l’unico
partecipante, l’unico amante che lei ha. Sollevo la mano e le accarezzo il viso
con le dita. Lei abbassa di nuovo lo sguardo, mentre io voglio vedere quei
bellissimi occhi. Voglio sapere a cosa sta pensando. Le mie dita si fermano sul
suo mento e le alzo il viso alquanto energicamente. Voglio che mi guardi negli
occhi. Voglio essere connesso con lei.
“Cosa
vuoi sapere, Anastasia?” le chiedo intensamente. Voglio essere la persona che
le darà le risposte. Lei è imbarazzata sotto il mio sguardo.
“Niente
in particolare al momento,” sussurra in maniera appena udibile.
“In
questo caso, fai iniziare me con questa domanda. Com’è stata la scorsa notte
per te?” voglio saperlo. Davvero, davvero tanto. E’ la mia prima vergine. La
prima con la quale ho fatto sesso alla vaniglia. La prima nel mio letto. La
prima con la quale ho dormito. La prima sul mio elicottero. Lei è stata la
prima in molte cose per me, e voglio sapere come si sente lei riguardo me.
Profondamente … sono ansioso di saperlo. I miei occhi sono braci ardenti di
voglie e desiderio.
Lei
ha il timore negli occhi. Sussurra, “Bella.” La sua affermazione in qualche
modo mi fa piacere e mi rende felice. Sento un sorriso che prova a mettersi
sulle labbra, ma lo sopprimo.
“Anche
per me,” mormoro. “Non ho mai fatto sesso alla vaniglia prima. E’ molto più di
ciò che mi aspettassi,” dico in modo assente, “ma forse, è perché c’eri tu.
Perché l’ho sperimentato con te.” Le mie dita le sfiorano il mento, la linea
della sua mascella fermandosi alla fine sul suo labbro inferiore.
Il
suo respiro è marcato e dolce. Il desiderio si impossessa di me. Devo averla di
nuovo. Ora!
“Vieni,
facciamo un bagno,” dico, abbassandomi verso di lei e baciandola. Posso sentire
il desiderio che cresce in lei. Il nostro bacio diventa più profondo. Ugh. Devo
averla. Prendo la sua mano, dicendo, “Vieni con me. Per favore …”
La
porto nel mio grande bagno patronale. Lascio la sua mano per un momento, solo
per riempire l’enorme vasca di pietra bianca di design. Non è solo una vasta, è
una dichiarazione d’intenti a forma di uovo. La riempio d’acqua calda, e ci
verso degli oli da bagno. Una volta finito di preparare il bagno, mi rialzo e
la fisso, i miei occhi pieni di desiderio per lei. Lei, una ragazza timida, con
gli occhi di nuovo puntati verso il pavimento. Quanto è seducente e
accattivante!
“Anastasia,”
dico tirandola fuori dai suoi pensieri, e porgendole la mano. E’ vicina
all’entrata. Diffidente. Ha le braccia avvolte intorno a se stessa come a
proteggersi. I suoi occhi azzurri sono spalancati. La mia mano resta ferma, lì
per lei. Lentamente si fa strada verso di me. Il respiro è superficiale. Alla
fine arriva di fronte a me e prende la mia mano. Le faccio strada verso la
vasca, tenendo ancora addosso la mia maglietta.
“Girati
e stai di fronte a me,” le ordino delicatamente. Lei lo fa, ed io mi ritrovo a
respirare con difficoltà di fronte alla bellezza innocente che si trova davanti
a me e che si sta di nuovo mordendo il labbro. Gemo di desiderio.
“Oh
Ana, lo so che il tuo labbro è delizioso come ho avuto modo di provare e non ne
avrò mai abbastanza, ma potresti smetterla di mordertelo? Mi distrae così
tanto.” Serro i denti. Il suo sguardo cambia, diventando confuso. Io sospiro,
“Quando ti mordi il labbro, mi fa venire voglia di fotterti, e tu sei ancora
dolorante, okay?”
Ring of Fire - Joaquin Phoenix
La
sua presa mi sta riempiendo di desiderio, lei lascia andare il labbro, e la sua
bocca si spalanca in seguito allo shock, tenendo gli occhi ben aperti. “Si!”
dico in risposta alla sua espressione, “hai ragione! Ora hai immaginato
l’intera situazione!”
Tolgo
l’iPod dal taschino della maglietta. Poi ne prendo il bordo e gliela sfilo di
dosso, lasciandola cadere sul pavimento.
Guardo
il suo corpo bellissimo. “La Nascita di Venere” è davanti a me, più bella di
quella immaginata e dipinta da Botticelli. Lei diventa più rossa della bandiera
cinese e guarda in basso. Voglio che si senta a suo agio con il suo corpo, non
che sia timida, e di certo non imbarazzata. E’ un corpo che deve essere
glorificato, adorato proprio come la dea greca Afrodite.
Le
porto in alto in mento, costringendola a guardarmi. “Hey,” le dico dolcemente.
“Non dovresti mai essere imbarazzata dal tuo corpo. Sei una donna davvero
bellissima, il pacchetto completo. Odio vedere che cali il capo per la
vergogna. Non hai assolutamente niente di cui vergognarti. E soprattutto non
con me. Quindi, non farlo. Okay?” Le dico sottovoce.
Prendo
la sua mano, e la faccio sedere. Sussulta quando il suo glorioso fondoschiena,
che ho rivendicato la scorsa notte, immergendosi nell’acqua ricorda la sua
esperienza, facendola sentire un po’ a disagio. Bene! E’ dolorante. Un
promemoria di dove sono stato, e sono l’unico che può prendersene il merito.
L’acqua calda alla fine lenisce un po’ il dolore, e si rilassa. Guardo ogni sua
mossa, incapace di fare altro.
Alla
fine lei alza lo sguardo e con voce roca mi chiede, “Mi raggiungi, Christian?”
Io sorrido. Oh, certo che lo farò.
“Spostati
in avanti,” le ordino, “così posso entrare.” Con piacere. Mi tolgo i pantaloni
del pigiama, mi sfilo la maglietta ed entro nella vasca. Mi siedo dietro di
lei, e metto le mie gambe sulle sue, tenendola al suo posto. Posiziono le mie
ginocchia sulle sue e le caviglie all’interno delle due gambe. Poi apro le
gambe, obbligando le sue a fare lo stesso. Lei ansima facendomi sorridere. Il
mio naso nei suoi capelli per sentire tutto il suo bellissimo profumo
femminile.
“Profumi
divinamente, Ana,” le dico inalando profondamente mentre il desiderio cresce
dentro di me.
Il
suo corpo è scosso da tremori mentre la passione aumenta. Allungo la mano su
una mensola vicina su cui sono posizionati i sali da bagno, il bagno schiuma,
lo shampoo e gli oli da bagno. Prendo il bagnoschiuma e me ne metto un po’
sulla mano. Poi mi bagno l’altra mano e le strofino insieme creando una soffice
schiuma. Quindi metto le mani intorno al suo collo e alle sue spalle facendomi
strada verso il basso. Massaggiando, e facendo le mie magie sui suoi muscoli.
Lei butta la testa indietro dal piacere e geme sotto il mio tocco, rafforzando
la mia erezione. Sorrido di desiderio per lei.
“Ti
piace?” le sussurro all’orecchio.
“Hmm,”
è la risposta che ricevo, completamente persa nel piacere.
Le
mie dita si muovono esperte ai suoi lati, sotto le ascelle, lavando,
massaggiando, scivolando. Le mie dita si fanno strada verso i suoi seni girando
e massaggiando all’inizio. Poi inizio a manipolare i suoi capezzoli prima in
modo tranquillo, poi allungandoli con fare esperto tra le mie dita. Lo so che è
indolenzita dopo la scorsa notte, e amo soffermarmi più a lungo, ma voglio
essere ovunque allo stesso tempo. Faccio scendere le dita sulla sua pancia e al
suo ombelico. Lei espira profondamente mentre il suo respiro si fa sempre più
veloce. Riesco a sentire il suo cuore che veloce come un colibrì prova a
sfuggirle dal petto. Posso sentirlo abbastanza chiaramente sul mio petto. Mi
da’ una scarica di piacere mentre la nostra connessione ci fornisce
elettricità. La mia erezione è sulla sua schiena, una lunghezza potente. Lei
spinge contro di essa. Mi vuole. E molto! Posso farla venire in questo modo. Il
solo pensiero mi fa venire in mente moltissime idee. Amo toccarla!
Prendo
il guanto di spugna, e lo impregno di bagnoschiuma. Sta già ansimando, le sue
mani sono ben strette alle mie cosce ricordandomi il modo in cui si era stretta
alle lenzuola la scorsa notte, e vengo riempito da un osceno desidero di lei.
Lentamente e di proposito porto il guanto sul suo sesso, e inizio a sfregarla
delicatamente attraverso di esso. Le mie dita iniziano a stimolarla. Il suo
respiro si ferma e poi riprende velocità come se non riuscisse a far entrare
abbastanza aria nei polmoni. E’ incredibilmente reattiva al mio tocco!
Mentre
le sensazioni aumentano lei inarca la schiena, la sua testa sul mio petto, e la
sua bocca forma una O perfetta mentre ansima per averne di più. Le sussurro,
“sentilo, piccola,” all’orecchio mentre i miei denti afferrano il suo lobo. Lei
è oltre il limite, implorando, “Per favore … Christian!” le sue gambe si
irrigidiscono, la sua schiena prova ad assorbire e controllare la sensazione,
il suo orgasmo così prossimo è il mio segnale per fermarmi qui con un sorriso,
e respirare nel suo orecchio, “Penso che tu sia abbastanza pulita,” lei prende
fiato. “Cosa? Perché? Perché ti sei fermato?” dice facendomi sogghignare.
“Perché,”
bacio il suo collo, “ho altri piani per te,” sussurrandole all’orecchio.
“Ora,
girati, Anche io ho bisogno di essere lavato,” facendole un ghigno lascivo. E’
il momento di fare conoscenza. Lei si gira verso di me.
La
mia erezione è nella mia presa, e vedo la sua bocca che si spalanca quando ne
vede la lunghezza.
“Anastasia,”
dico, “voglio che tu prenda familiarità con la mia parte preferita del corpo,
conoscendolo di persona se vuoi. Sono molto attaccato a questa mia parte, e
voglio che lo sia anche tu.”
Sweet Child O’ Mine by Guns ‘n Roses
Il
suo leggero movimento fa sì che l’acqua lambisca la mia erezione, la cui fine
praticamente spuntava sul pelo dell’acqua. Lei deglutisce. Poi mi sorride in
modo lascivo, togliendomi il fiato, prende il bagnoschiuma e se ne versa un po’
sul palmo. Da’ spettacolo mentre crea la schiuma; le sue labbra sono socchiuse,
respira affannosamente. E si morde il labbro! Dannazione! Mi rende sfrenato e
duro tra le sue dita inesperte ma desiderose. Improvvisamente si sporge in
avanti, e mette le mani intorno alla mia eccitazione; i suoi movimenti ripetono
quelli da me fatti poco prima su me stesso. Quando le sue dita si chiudono
intorno a me, le mie mani si posizionano intorno alle sue, il respiro mi si
ferma in gola, i miei occhi si chiudono. Quando li riapro, mi ritrovo
desideroso del suo tocco, affamato e bramoso di lei. Le mie mani si muovono
insieme alle sue, e quando lei inizia a muoverle verso il basso, le libero le
mani dalla mia presa.
“Vai
benissimo, piccola,” la incoraggio. Le sue mani si muovono su e giù, su e giù,
gradualmente stringendo sempre più la presa sul mio sesso, facendomi gemere.
Cazzo! Apprende velocemente, ed è grandiosa! Butto la testa indietro, i miei
occhi si chiudono per il piacere. La cosa che fa dopo mi shocka completamente.
Sento le sue labbra che si chiudono sulla mia erezione e la mia testa scatta
improvvisamente raddrizzandosi, i miei occhi spalancati per lo shock. Non
smette mai di meravigliarmi, e shockarmi ogni volta che ne ha la possibilità.
Una ragazza così giovane, volenterosa di imparare e partecipe! Mi sento quasi
in soggezione di fronte a lei. La mia bocca si apre leggermente per l piacere.
Il mio respiro accelera. Lei si protende con gli occhi chiusi, i suoi capelli
ricadono sulla mia virilità mentre le sue labbra sono chiuse e continuano a
succhiare, la sua lingua corre lungo la mia punta e la sfiora.
Oh
Dio! Mi tengo stretto ai lati della vasca con tutta la forza che ho, e urlo, “Whoa
… Cristo, Ana!”
Lei
muove la testa su e giù, arrivando con le labbra fino alla fine della mia
erezione, shockandomi completamente! Cazzo! Non ha i conati di vomito? Mi sta
fottendo con la bocca! Questo va oltre il fottutamente sexy! Apro gli occhi, il
respiro è pesante. Lei mi spinge sempre più in profondità, si muove su e giù.
Le sue cosce sono strette intorno alle mie gambe. Le mie mani si aggrappano e
le gambe si irrigidiscono per il piacere.
“Oh
… piccola … Questo … E’ … Incredibile …” le dico. Lei mostra brevemente i suoi
denti bianchi avvolti intorno alla mia erezione e poi continua ad affondare,
facendomi ansimare, “Gesù Cristo, Ana! Quanto puoi andare a fondo?” le
sussurro.
Lei
torna in alto e con la sua lingua, in modo esperto, esperto, lecca e gira
intorno alla punta come se fosse un cono gelato. Il desiderio carnale cresce
dentro di me, e non riesco più a contenerlo.
“Anastasia,
se non ti fermi subito, finirò col venirti in bocca, piccola!” ringhio tra i
denti stretti. I miei fianchi si flettono con i movimenti della sua bocca, e ho
bisogno di lei. Ho bisogno di questo! Dannazione! Non si ferma. Merda!
Afferro
i suoi capelli mentre lei infila ancora più profondamente il mio pene nella sua
bocca; vengo forte nella sua bocca. Con mia grandissima sorpresa lei ingoia
tutto ciò che ho da darle. Alla fine grido, restando ancora nella sua bocca.
Scariche di piacere percorrono ancora tutto il mio corpo … Guardo questa
bellissima donna con un senso di ammirazione e sento l’emozione più strana, un
attaccamento che credo di aver forgiato con questa donna. Penso che potrei
innamorarmi di lei. Cazzo! No! Questo non è giusto. Io non amo. Passione,
desiderio, infatuazione, anche venerazione. Ma non amore. “Non è amore!” mi
dice il mio subconscio. Assolutamente no! Christian Grey non ama!
Lei
apre gli occhi, passandosi la lingua sulle labbra mentre la guardo. Dannazione!
La voglio ancora di più. Mi muovo verso di lei, facendo fuoriuscire molta acqua
dalla vasca, e catturo la sua bocca con la mia, baciandola e sentendo il mio
sapore nella sua bocca. Io ho rivendicato lei ed ora lei ha rivendicato me!
Sono fottutamente perso in lei! Perso senza di lei!
Quando
mi stacco da lei, sono strabiliato, e dico, “Cristo, Ana … quello è stato …
grandioso, inaspettato, ma grandioso.” Respiro. “Mi confondi! Mi sbalordisci!”
Dico con l’ammirazione nei miei occhi. Lei sorride, e sento una fitta di
gelosia. Merda! L’ha fatto già prima per qualche stronzo? Voglio saperlo.
“L’hai
mai fatto prima?” Chiedo, incuriosito.
“No.”
Sorride. “Sei stato il primo.” Io sospiro, “Bene.” Dico, più che sollevato. E’
mia in tutti i modi, e nessuno l’ha rivendicata, nessuno tranne me.
“Un’altra
prima volta, Miss Steele,” dico. “Meriti una ‘A’ nelle abilità orali. Vieni a
letto con me, ti devo un orgasmo.”
Esco
dalla vasca, e velocemente mi avvolgo un’asciugamani intorno alla vita. Prendo
la sua mano, e mentre si alza per uscire dalla vasca, l’acqua lentamente scende
dal suo sene al suo busto e alle gambe, è come un angelo che esce dall’acqua.
Assolutamente adorabile.
Angel by Sarah McLachlan
Prendo
un altro morbido asciugamani riscaldato e lo avvolgo intorno a lei, e poi non
riesco a contenermi e la stringo tra le braccia baciandola con fervore. La mia
lingua invade la sua bocca, le nostre lingue si incontrano di nuovo e iniziano
la loro danza. Sono completamente incantato da questa donna. La voglio. Ho
bisogno di lei. Non posso allontanarmi da lei. Non ne ho abbastanza di lei …
Devo averla nella mia vita.
La
guardo, quasi implorandola, “Per favore dimmi di si,” le dico.
Just Say Yes by Snow Patrol
Lei
aggrotta le sopracciglia, non capendo.
“Si
a cosa?”
“Di’
si al nostro accordo. Di diventare mia. Per favore piccola! Per favore
Anastasia!” dico ardentemente, pregandola. La guardo fisso negli occhi, di
nuovo, prendendola tra le mie braccia, e inizio a baciarla di nuovo,
appassionatamente e lentamente. Assaporandola. Prendo la sua mano e la guido
verso la camera da letto. Lei mi segue.
Fisso
questa bellezza di fronte a me. Ringrazio qualsiasi dio che ci ha messo lo
zampino, mandando questa donna nel mio ufficio.
“Ti
fidi di me?” le chiedo improvvisamente. Lei annuisce, il suo sguardo è sereno,
fiducioso, e qualcos’altro a cui non riesco a dare un nome.
“Brava
ragazza,” sospiro, accarezzando il suo labbro inferiore con il mio pollice.
Vado nel mio armadio, apro il cassetto dove tengo le cravatte. Localizzo una
cravatta grigia di seta, e la tiro fuori. Torno indietro con questa tra le
mani. Si, questa servirà da contenimento.
“Unisci
le mani davanti a te,” le ordino sfilandole di dosso l’asciugamani. Lei è di
fronte a me con la sua gloriosa nudità come la dea Afrodite.
She's So High - Tal Bachman
Quando
le sue mani sono unite davanti a lei, lego i suoi polsi insieme con la mia
cravatta argentata, annodando bene. Sono eccitato, o anche oltre, e la cosa più
importante, è che lei vuole giocare con me! Tiro il nodo, e vedo che è ben
saldo. Le sue pulsazioni sono alle stelle, il cuore cerca di uscire dal petto.
Le mie dita si fanno strada fino ai suoi codini. Accarezzo i suoi capelli per
un minuto e le mormoro, “sembri così piccola con questi.” La faccio
indietreggiare finché le sue ginocchia non toccano il letto. La mia asciugamani
è andata, il mio sguardo è fisso su di lei, la mia espressione piena di
desiderio. “Oh Ana!” ansimo, “Sai quanto ti desidero?” I suoi occhi sono
spalancati, scuote leggermente la testa. Chiudo gli occhi, “davvero
ardentemente!” le sussurro.
“Cosa
dovrei farti, piccola?” le mormoro facendola abbassare sul letto. Mi stendo
accanto a lei e le alzo le mani sopra la testa. Non mi piace essere toccato, e
per questo tengo le sue mani assicurate lontane dal mio busto, e poi accresce
l’attesa. Mi da’ il controllo, e di rimando mi eccita immensamente.
“Tieni
le mani in questa posizione, non muoverle, capito?” la imploro. Lei è senza
fiato, emozionata, eccitata, e senza parole.
“Rispondimi,”
le comando.
“Non
le muoverò,” sospira lei.
“Brava
ragazza,” mormoro. La mia lingua deliberatamente passa sul mio labbro
superiore, continuando per un po’ mentre i miei occhi sono fissi su di lei. Mi
guarda senza fiato e con intenzione. Mi abbasso e le do’ un piccolo ma atteso
bacio sulle labbra.
“Sto
per baciarti, Anastasia …” le dico lentamente, “dappertutto …” Scandisco ed
inizio dal suo mento. Lei butta indietro la testa e mi sposto più in basso
sulla sua gola, baciando, mordicchiando, succhiando. Sento il suo corpo
animarsi di piacere, attesa, e desiderio … dappertutto. La temperatura del suo
corpo sale mentre il sangue si concentra sotto la superficie della sua pelle.
Sfrega le gambe mentre cresce l’intensità e il desiderio. Geme rendendomi sfrenato.
Le
sue mani si muovono verso i miei capelli. So che vuole toccarmi, ma non mi farò
toccare. La fermo e le do’ uno sguardo d’avvertimento e scuotendo la testa le
mimo un fermo “no”. La mia mano si allunga e le posiziona di nuovo le mani
sopra la testa. “Se muovi le mani, ricomincerò … di nuovo … dall’inizio,”
l’avverto punzecchiandola.
Lei
vuole toccarmi, ma, è un mio limite assoluto. Le dico di tenere le mani sopra
la testa.
Inizio
a baciarla di nuovo dal mento al collo. Le mie mani si muovono sul suo seno
mentre le mie labbra si muovono verso il basso creando un percorso, baciando e
mordicchiando. Le mie labbra alla fine raggiungono i suoi capezzoli. Chiudo le
labbra intorno ad uno di essi e inizio a succhiare. Per lei è difficile tenere
le mani in alto, ma ancora ci riesce. Si dimena ed è pronta ad avermi, ma la
avverto di non muoversi. Le mie labbra finalmente arrivano al suo ombelico. La
mia lingua vi affonda e lei geme mentre il suo corpo si arcua. Mi sta facendo
eccitare tantissimo. “Sei incredibilmente dolce, Anastasia,” le dico mentre il
mio naso attraversa il suo addome.
Le
mie dita scendono lungo la sua pancia e poi arrivano ai peli pubici. Le mie
labbra si abbassano, lentamente, stuzzicandola. Poi mi metto seduto e prendo
entrambe le sue gambe, e gliele apro. Prendo il suo piede sinistro, e dopo
averle piegato il ginocchio, inizio a succhiarle l’alluce guardandola. Poi
mordo leggermente ogni dito, e sul dito più piccolo, la mordo più forte e lo
succhio. Ha quasi le convulsioni per il piacere. Le mie labbra viaggiano fino
al collo del suo piede, e la mia lingua si sofferma durante il percorso. Riesce
appena a contenersi, pronta ad andare a fuoco mentre assorbe tutte le
sensazioni che le stanno attraversando il corpo. Non voglio che venga in questo
modo. Le mie labbra passano dal polaccio al ginocchio, senza mai smettere di
baciarla, ma non vado oltre. Mi sposto sul piede destro e ripeto lo stesso
processo in modo seducente. I suoi girano all’interno delle orbite, la sua
schiena si incurva, geme e inizia ad implorare, “Per favore, Christian!”
“Ogni
cosa al suo tempo, piccola,” sussurro. Quando le mie labbra raggiungono il suo
ginocchio, questa volta non mi fermo lì, e continuo a salire sulla sua coscia.
Le apro di più le gambe. Le mie labbra sapientemente si muovono verso l’alto.
Ripeto il processo sull’altro ginocchio e mi muovo verso l’altro sull’altra
gamba, succhiando, baciando, leccando, mordicchiando dolcemente e lentamente.
Quando arrivo al suo sesso, ci passo leggermente sopra il naso, e soffio
delicatamente. Lei si contorce dal piacere.
Ho
bisogno che si rilassi, ed è una cosa che devo insegnarle. Aspetto che si
calmi. Il mio naso scende di nuovo verso il suo sesso e inalo a lungo il suo
profumo. Lei è più che eccitata dai miei movimenti, e delicatamente le chiedo
“sai quanto sia inebriante il tuo profumo, Anastasia?” Soffio leggermente sul
suo sesso, di nuovo.
Le
mie dita tirano i suoi peli pubici. Mi piace, forse li possiamo tenere.
Lei
implora, “Per favore Christian, sto per andare a fuoco! Oh, ti prego …”
Sorrido.
Il suo implorarmi è inebriante.
“Adoro
quando mi implori, Miss Steele,” le dico.
Soffio
di nuovo sul suo sesso. “Normalmente, Anastasia, non contraccambio sempre, dato
che non è nel mio stile, ma …” mi fermo, “ma tu mi hai compiaciuto
immensamente, quindi ti premierò per questo,” e ne sarò felice anche io. La mia
lingua inizia a muoversi sapientemente sul suo clitoride. La sua prima
esperienza orale e lei si flette e si contorce sotto la mia lingua.
Giro
la lingua ancora e ancora, senza fermarmi. Si sta irrigidendo sotto la mia
lingua e le mie labbra. Infilo il mio dito medio dentro di lei, e sento che è
incredibilmente bagnata. Oh cazzo! E’ così pronta per me! Gemo mentre le mie
labbra e la mia lingua iniziano a muoversi di nuovo. Lei sta implorando ed
urlando. Alla fine arriva all’apice.
Tango in Love from the Mask of Zorro
Questa è una parte del tango che balliamo
insieme. Apro un preservativo, e tirando la punta lo srotolo intorno alla mia
erezione, e mi faccio strada dentro di lei. Lo so che è dolorante, ma sono così
desideroso di lei come so che lei lo è di me proprio in questo momento. Ma non
voglio farle male. Voglio darle piacere come lei lo ha dato a me.
“Come
va?” le sussurro.
“Bene,
bene,” mormora. Inizio a muovermi prima lentamente, e poi inizio a prendere velocità,
spinte forti e veloci, ancora e ancora e ancora. Siamo entrambi vicini all’orlo
del baratro, di nuovo, e le dico, respirando pesantemente, “vieni per me
piccola,” all’orecchio mentre entrambi arriviamo alla vetta, esplodendo.
“Cazzo!”
mi scappa dalla bocca e i miei muscoli si irrigidiscono mentre collasso su
Anastasia. L’ho rivendicata ancora una volta, coprendola, inalando il suo
profumo, sia fisicamente che emotivamente. Non voglio lasciare il recinto che
abbiamo solo per noi, io, la comprendo, la copro, mi unisco a lei, e lei sembra
fatta apposta per me, conquistando i lati più profondi del mio essere senza
nemmeno conoscermi. Non voglio andare via da lei. Mai. Rimango su di lei, e la
guardo questa bellissima, magica, giovane donna in ammirazione, il mio sguardo
è intenso, cercando nei punti più profondi in lei, implorandola di restare con
me. Sempre.
“Guarda
come stiamo bene insieme, Ana,” le dico con delle strane emozioni che mi
attraversano. Voglio che si sottometta a me. In tutto. Sii mia, senza fare
domande.
Surrender by Elvis Presley
“Ti
prego Ana. Voglio che tu ti dia a me, sarà ancora meglio. Ti potresti fidare di
me, Ana? Posso portarti in posti che non sai nemmeno che esistono!” La sua
espressione è desiderosa, curiosa, vogliosa. Strofino il mio viso e il mio naso
sui suoi. La sua espressione è di estasi e sta ancora lottando per restare
cosciente. Quando eravamo ancora abbracciati l’uno all’altra, sentiamo un
frastuono e delle voci che provengono da fuori.
“Se
è ancora a letto, deve essere malato. Christian non è mai a letto a quest’ora.
E’ sempre stato mattutino. Non dorme mai fino a tardi!” dice una voce
femminile.
“Mrs.
Grey, per favore,” la prega Taylor.
“Taylor!”
dice una voce sprezzante. “Non puoi tenermi lontana da mio figlio!”
“Mrs.
Grey, la prego. Non è solo nella sua stanza! La imploro!”
“Cosa
intendi esattamente con ‘non è solo’, Taylor?”
“E’
con una persona.”
“Oh
…” sento l’incredulità nella sua voce. Certo, incredulità. Ha sempre pensato
che fossi un gay single. Oh, quanto sarebbe grandioso provarle che si sbaglia!
Sono
sconcertato ma mi ricompongo, e sono anche divertito. Finiranno mai le mie
prime volte con lei? Mia madre che si presenta qui è così oltre l’orribile, che
diventa quasi umoristico.
“Merda!
E’ mia madre!” dico, ed esco da Anastasia.
Beh,
è il momento per un altro incontro per Miss Steele. Con mia madre questa volta.
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